Claudio Tolomei

Angelo Claudio Tolomei (Asciano, 1492 circa – Roma, 23 marzo 1556) è stato un umanista, letterato, vescovo cattolico, filologo, critico letterario, poeta e diplomatico italiano, al servizio dello Stato della Chiesa.
Quindici suoi componimenti (in realtà quattordici, perché uno, di Ippolito de’ Medici, gli è stato erroneamente attribuito) sono inseriti in Rime di diversi nobili huomini et eccellenti poeti nella lingua thoscana. Libro secondo. Con Gratia & Privilegio. In Vinegia appresso Gabriele Giolito de’ Ferrari, 1547. Complessivamente, nelle antologie cinquecentesche, compaiono almeno 109 componimenti di Claudio Tolomei.
Esiliato dalla sua città perché partigiano dei Medici, visse a Piacenza Padova Roma. Vescovo di Curzola nel 1549, nel 1551 tornò a Siena e vi rivestì alte cariche. Morì poi a Roma nel 1556. Compose sonetti, e un poema in tre libri dal titolo Lode delle donne bolognesi (Laude delle donne bolognesi, 1514). E’ noto soprattutto per i Versi e regole della nuova poesia toscana (Versi et regole de la nuova poesia toscana, 1539), in cui teorizza, esemplificando con suoi componimenti e di altri autori, la possibilità di trasferire la metrica quantitativa latina alla poesia italiana. Nei due dialoghi di argomento linguistico, Polito (1525) e Cesano (1555), sostenne un sistema ortografico più semplice e razionale di quello proposto da Trissino, e polemizzò contro le soluzioni classicistiche della questione della lingua, e contro i sostenitori della pura fiorentinità, in nome di una koinè toscana fondata sull’uso popolare.
Esiliato dalla sua città perché partigiano dei Medici, visse a Piacenza Padova Roma. Vescovo di Curzola nel 1549, nel 1551 tornò a Siena e vi rivestì alte cariche. Morì poi a Roma nel 1556. Compose sonetti, e un poema in tre libri dal titolo Lode delle donne bolognesi (Laude delle donne bolognesi, 1514). E’ noto soprattutto per i Versi e regole della nuova poesia toscana (Versi et regole de la nuova poesia toscana, 1539), in cui teorizza, esemplificando con suoi componimenti e di altri autori, la possibilità di trasferire la metrica quantitativa latina alla poesia italiana. Nei due dialoghi di argomento linguistico, Polito (1525) e Cesano (1555), sostenne un sistema ortografico più semplice e razionale di quello proposto da Trissino, e polemizzò contro le soluzioni classicistiche della questione della lingua, e contro i sostenitori della pura fiorentinità, in nome di una koinè toscana fondata sull’uso popolare.
Dal desiderio di dimostrare la piena maturità letteraria della lingua volgare, nacquero i «Versi et regole de la nuova poesia toscana» (1539), volume miscellaneo, frutto della collaborazione del Tolomei con numerosi seguaci, nel quale erano contenuti i precetti per l’adattamento della metrica quantitativa alia lingua italiana, nonché saggi di versificazione. Un saggio di applicazione di queste nuove regole lo possiamo trovare nella prima edizione delle «Lettere» (1547).
Nel 1555 il Tolomei, pubblicando il dialogo «Il Cesano», scritto quasi trenta anni prima, intervenne nelle accese polemiche sulla fiorentinità o italianità della lingua, sostenendo decisamente la tesi intermedia della toscanità.
Altra opera molto significativa, ma per la maggior parte ancora inedita, è il «Trattato della lingua toscana», del quale si conserva soltanto una copia; si tratta di una raccolta di scritti grammaticali costituenti la prima vera grammatica storica italiana. In essi viene analizzata la derivazione dei suoni italiani da quelli latini, tenendo distinta la tradizione dotta da quella popolare, secondo criteri che, dimenticati per secoli (salvo che dal conterraneo Celso Cittadini), sono stati poi gradatamente ripresi e quasi totalmente confermati dalla linguistica moderna.
Fonti:
http://www.toscanalibri.it/it/scritti/claudio-tolomei-umanista-senese-dimenticato-del-cinquecento_2497.html
http://www.treccani.it/enciclopedia/claudio-tolomei/
http://www.girodivite.it/antenati/xvisec/_tolomei.htm
http://www.ilpalio.siena.it/5/Personaggi/97

4 pensieri su “Claudio Tolomei

  1. Cavolo! Ne esiste soltanto una copia. Chissà che meraviglia
    Vale, ma secondo te scrivevano con quella grafia bellissima tutta decorata? O era ancora troppo presto?
    Buonanotte, un bacione!!!!
    :-*
    :-*

    "Mi piace"

I commenti sono chiusi.